Prima colazione in albergo e partenza per la visita di San Pietroburgo. Eretta dallo Zar Pietro I Romanov, detto “il Grande”. Una città mito, costruita in una landa desolata in mezzo a ghiacci e paludi, San Pietroburgo è diventata centro culturale di primissimo piano per la sua posizione geografica, ai confini tra oriente e occidente. Fu la dimora degli zar e la città dove esplose la grande stagione della letteratura russa, da Gogol a Dostoevskij, ma dove avvenne anche la grande dichiarazione d'amore per l'Europa di Pietro I. Fu anche teatro di avvenimenti tragici e sanguinosi: dalla rivoluzione leninista del 1917, che la trasformò in Leningrado, all'assedio da parte dell'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. Una delle prime soste sarà la Chiesa della Resurrezione o come è più comunemente nota la Chiesa del Sangue Versato: eretta tra il 1883 e il 1907 nel luogo in cui l'imperatore Alessandro II rimase vittima di un attentato perpetrato dal gruppo terroristico Volontà del Popolo (1881). La cattedrale, progettata dall'architetto Alfred Parland con lo stesso stile delle chiese russe dei secoli XVI e XVII, doveva essere un luogo privato di cordoglio per la morte dello zar. Furono i bolscevichi a aprire al pubblico le elaborate porte di questa chiesa. Negli anni '30, in seguito alla decisione di Stalin di chiudere tutti i luoghi di culto religioso, l'edificio venne adibito a magazzino degli articoli più svariati, dalle patate alle scenografie teatrali. Nei primi anni '70, fu finalmente avviato un processo di restauro che tuttavia procedette a rilento. In compagnia del nostro Esperto e della guida locale parlante italiano dedicheremo parte del tempo per visitare l’interno dell’edificio, dove potremo osservare circa 7000 mq. di pregevoli mosaici che rivestono le pareti interne opera di molteplici artisti russi quali: Vasnetsov, Nesterov, Ryabushkin, Belyaev e Kharlamov. La mattina continua con la visita della Cattedrale di Sant’Isacco la cui cupola dorata campeggia fra la piazza dei Decabristi e la vicina piazza Sant'Isacco. La costruzione della cattedrale attuale risale ai primi anni del XIX secolo. All'inizio del 1800 San Pietroburgo si allargò rapidamente e la chiesa di Sant'Isacco eretta nel 1768 per volere di Caterina II non era adeguata alla capitale della Russia. Nel 1816 Alessandro I bandì un concorso per un progetto di ricostruzione della cattedrale, vietando però di distruggere le parti consacrate della vecchia cattedrale (l’altare e le mura). Molti architetti russi e stranieri vi parteciparono, fra di essi c'era August Montferrand, un giovane architetto francese, che fece 24 disegni della cattedrale nuova in diversi stili architettonici. Alessandro I ne approvò uno in stile classico e nominò Montferrand architetto di corte; i lavori presero il via nel 1819 e furono terminati nel 1858. L'edificio, adibito a museo nel 1931, a partire dal 1990 ha ricominciato ad essere utilizzato per celebrare le funzioni in occasione delle principali festività religiose e può accogliere fino a 14.000 persone. La cattedrale è uno degli ultimi monumenti del classicismo russo. Le caratteristiche tipiche del classicismo includono numerose colonne (qui se ne contano 112), una pianta ben precisa, una cupola sferica, la distribuzione di opere di scultura in armonia con l'architettura. Tuttavia Sant'Isacco ha anche alcune proprietà dell'eclettismo – la corrente principale dell'architettura del XIX secolo, tra le quali l'abbondanza di sculture sulle finestre e sui frontoni (più di 400 sculture e bassorilievi). All'interno la cattedrale è rivestita completamente con 14 diversi marmi, tanto che spesso viene indicata come “Il museo di mineralogia”: per decorarla sono stati utilizzati ben 43 tipi diversi di pietra. Circa 150 pitture murali furono realizzate con una speciale tecnica detta “affresco a secco”, il colore fu applicato direttamente sull'intonaco già asciutto e non su quello fresco come vorrebbe la tecnica tradizionale.Dopo il pranzo libero proseguiamo l’itinerario con la visita di Palazzo Yusupov noto soprattutto per essere stato il luogo dell'assassinio di Grigory Rasputin; una delle poche case aristocratiche della città ad aver conservato molti dei suoi interni originali. Edificato alla fine del ‘700, il palazzo, nel 1830, fu acquistato dal principe Nikolay Borisovich Yusupov, e rimase di proprietà della nobile famiglia russa fino al sequestro dei beni da parte dei bolscevichi nel 1917.Gli ambienti interni, minuziosamente restaurati, accolgono una straordinaria varietà di tecniche decorative e stili architettonici che ripercorrono la storia di San Pietroburgo; di particolare interesse il teatrino, un piccolo gioiello in stile barocco dall’eccezionale acustica, tuttora utilizzato per gli spettacoli. La parte più enigmatica e misteriosa del palazzo è indubbiamente l’appartamento del principe Felix Yusupov dove, nel 1916, avvenne l’assassinio di Rasputin, qui in una stanza si possono osservare le figure di cera dei cospiratori - nobili russi - che ordirono il complotto, mentre una seconda stanza la scena propone due figure di cera (il giovane conte Yussupov e Rasputin) sedute a tavola mentre degustano pasticcini e madera (il liquore preferito di Rasputin) avvelenati. La giornata termina con la cena in un ristorante locale nei pressi dell’hotel.Pernottamento.