Dopo la prima colazione visita di Amalfi. Sbarcati al porto troveremo ad attenderci la guida che ci accompagnerà in una breve passeggiata sul bellissimo lungomare e, dopo essere passati davanti all’Arsenale, ex cantiere navale dell’antica Repubblica Marinara di cui restano due navate coperte da crociere a sesto acuto, raggiungeremo il Duomo. Maestoso e variopinto alla sommità di una monumentale scalinata, è il monumento-simbolo della cittadina. Visita della cattedrale e dell’annesso Chiostro del Paradiso, cimitero costruito nel 1266 per i cittadini più illustri reso estremamente suggestivo dal portico di stile arabeggiante, dal verde delle palme e dai frammenti di antiche sculture. Proseguimento in minivan per Ravello, visita del piccolo borgo che, a soli 6 km di distanza da Amalfi ma a 350 m d’altezza, appare avvolto da una quiete particolare tra caratteristiche stradine, splendidi giardini e architetture arabo-sicule che ricordano il periodo in cui, all’apice del suo splendore, era al centro dei traffici tra la Sicilia e l’Oriente e la popolazione era quindici volte superiore all’attuale. Pranzo in ristorante. Nel primo pomeriggio, visita di Villa Rufolo, cui si accede dalla torre quadrata della cattedrale. Disposta su un terrazzo a picco sul mare, la villa risale al XIII-XIV secolo ed è di stile arabo-siculo. Eccezionali il cortile, simile ad un chiostro, e il teatro dei concerti estivi del Ravello Festival. Spettacolare il panorama sulla Costiera che si gode dal giardino, sicuramente una delle vedute più celebri di tutta Italia. Rientro ad Amalfi, imbarco con l’ausilio del tender ed inizio della navigazione verso Positano, negli anni ’60 una delle località più esclusive della Costiera e che conserva ancora oggi un fascino un po’ snob con le sue stradine gradonate popolate di botteghe, atelier di artisti, ristoranti e caffè. Durante la navigazione non mancherà il tempo per un bagno di mare. Pernottamento in rada. Tempo a disposizione per una passeggiata. Pasti: colazione a bordo. Pranzo in ristorante. Cena libera. NB: A Positano è disponibile un servizio 24h molto efficiente di barchini per andare e tornare a terra senza bisogno di utilizzare il tender. Quindi si può andare a cena la sera in tutta comodità e tornare in barca quando lo si desidera. La Repubblica Marinara di AmalfiAmalfi, la prima repubblica marinara a raggiungere un'importanza di primo piano, acquisì l'indipendenza dal Ducato di Napoli nell'839, quando gli amalfitani si ribellarono al principe di Benevento Sicardo, scacciarono il presidio longobardo e diedero vita alla libera repubblica di Amalfi. Gli amalfitani si ressero con un ordinamento repubblicano fino al 945, quando Mastalo II assunse il potere e si proclamò duca. Fin dalla sua nascita il ducato sviluppò intensi scambi con l'impero bizantino e con l'Egitto, giungendo a sottrarre agli arabi il monopolio dei commerci mediterranei, creando fondachi a Costantinopoli, Laodicea, Beirut, Giaffa, Tripoli di Siria, Cipro, Alessandria, Tolemaide e addirittura a Baghdad e in India. La flotta amalfitana contribuì a liberare il Tirreno dai pirati saraceni, sconfiggendoli a Licosa (846), a Ostia (849) e sul Garigliano (915). All'alba dell'anno Mille, Amalfi era tra le più prospere città del Sud Italia, in grado di poter competere con le grandi metropoli arabe: coniava una propria moneta d'oro, il tarì, che aveva corso in tutti i principali porti mediterranei. Dell'epoca sono le Tavole amalfitane, un codice di diritto marittimo rimasto valido per tutto il Medioevo, mentre a Gerusalemme il nobile commerciante Mauro Pantaleone edificò l'ospedale da cui avrebbero avuto origine i Cavalieri di Malta (che infatti ne condividono la bandiera, su sfondo rosso anziché blu). Verso la metà dell'XI secolo la potenza del ducato cominciò a offuscarsi: nel 1073 i normanni la conquistarono. La decadenza non fu immediata, ma il bacino commerciale amalfitano si ridusse al Mediterraneo occidentale e in modo graduale la città fu soppiantata, localmente da Napoli e Salerno, a livello mediterraneo da Pisa, Venezia e Genova.