• DA ASMARA ALLE ISOLE DAHLAK

    ERITREA

  • DA ASMARA ALLE ISOLE DAHLAK

    ERITREA

    Spedizioni, Trekking

    Durata 12 GIORNI
    Partecipanti MINIMO 8 MASSIMO 10  PARTECIPANTI
    Partenze

      2023

    • Dal 27  ottobre  al 7  novembre  
    • 2024

    • Dal 26  gennaio  al 6  febbraio  
    • Dal 15  marzo  al 26  marzo  

    A PARTIRE DA:  

    4.390€

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    Eritrea

    DA ASMARA ALLE ISOLE DAHLAK

    Un viaggio in tre tappe, alla scoperta dell’Eritrea. Punto di partenza Asmara, con la sua architettura tipicamente italiana, le case in stile Impero, le insegne che ricordano il Bel Paese. Quasi un set di un film felliniano, dove anziani signori, in abito bianco e paglietta coloniale, passeggiano appoggiandosi a sottili bastoni di bambù e sorseggiano il caffè in un bar dal nome italiano. Poi c’è Massawa, l’ambitissimo porto sul Mar Rosso, conteso per secoli da Portoghesi, Arabi, Egiziani, Turchi, Inglesi e Italiani. Un centro di commercio che ha visto passare di tutto: schiavi e perle, giraffe e struzzi, mirra e incenso. E che, ancora oggi, affascina i viaggiatori per il suo stile un po’ decadente. Infine, le isole Dahlak, da scoprire con una minicrociera di tre giorni. Un arcipelago arido, spoglio e pianeggiante, con una barriera corallina, però, da fare invidia. Non a caso è uno dei luoghi prediletti al mondo da chi pratica snorkeling o fa immersioni.

    ITINERARIO

    Partenza da Milano Malpensa in tarda serata con volo di linea Ethiopian Airlines su Addis Abeba  e proseguimento per Asmara. Pasti e pernottamento a bordo.  
    Arrivo in mattinata, disbrigo delle formalità doganali e trasferimento in hotel. Pranzo libero.Il pomeriggio sarà dedicato alla visita dei luoghi e monumenti più significativi della città. Situata sull'altopiano a 2.355 metri di altezza, Asmara presenta l'architettura tipicamente italiana degli anni '30: grandi viali alberati, tipiche case di stile “impero” con angoli arrotondati e ancora molte insegne in italiano (Bar Roma, Cinema Odeon, Caffè Alba, La casa degli italiani ...). Poi monumenti religiosi all’insegna della tolleranza (cattolici, copti, musulmani), piccoli angoli nascosti e belvedere che dominano la città.  Ad Asmara si respira un’aria strana e gioiosa, si sente parlare italiano e chi non lo sa quasi se ne scusa, dimostrando comunque grande gentilezza ed una voglia profonda di farti sentire ben accetto. Sembra di essere sul set di un film felliniano: anziani signori in abito bianco e paglietta coloniale passeggiano appoggiandosi a sottili bastoni di bambù, sorseggiano il caffè in bar senza tempo dai nomi familiari, hanno voglia di discorrere. Eppure siamo in una città dalla grande voglia di modernizzazione che cerca di scrollarsi di dosso i molti, troppi anni di guerra e di lotta per l’indipendenza e l’autonomia: sono quelli gli anni che pesano sulle nuove generazioni, mentre il periodo del colonialismo italiano è considerato più per le cose fatte che per quelle distrutte. Pranzo e cena liberi, pernottamento presso l’Asmara Palace o similare.   
    Oggi assisteremo alla messa celebrata in italiano nella cattedrale di Asmara. Dopo pranzo partenza per Keren lungo una ripida e spettacolare strada che scende dall'altopiano fino a questa cittadina a quota 1.220 m, crocevia di quanti si recano a Khartoum, in Sudan, o da qui arrivano in Eritrea. Lungo la discesa si notano i primi baobab e le acacie ombrellifere prendono il posto delle euforbie. Poco prima della città si trovano grandi frutteti piantati un tempo dagli italiani. Se Asmara ci è sembrata una città dal ritmo rilassato, non possiamo mancare la visita a Keren. La terza città eritrea per ordine di grandezza, è situata in una bella regione a nord della capitale, su un piccolo altopiano circondato da montagne. Nonostante la sua importanza commerciale, questo centro ha mantenuto un carattere riservato e il piacevole ritmo delle piccole città. Sistemazione in albergo (il migliore della città, modesto). Pasti liberi.  
    Gli abitanti di Keren non hanno sempre avuto la vita facile: durante la seconda guerra mondiale la città fu testimone di scontri armati tra gli italiani e gli inglesi. Durante i vent’anni in cui la lotta armata imperversò, Keren fu il teatro di violenti scontri tra le forze indipendentiste e le truppe etiopiche. Numerose testimonianze di guerra sono conservate al cimitero britannico e al cimitero italiano. Nei pressi del mercato cittadino si trova il Santuario di St Maryam Dearit, al cui interno si trova un vecchio baobab al quale sono attribuiti poteri di fecondità. Tradizionalmente si crede che il baobab eserciti una mistica influenza sulle donne che preparano del caffè all’ombra dei suoi rami, le quali sarebbero invase dalla fertilità nel momento in cui un viaggiatore di passaggio ne accettasse una tazza. L’antico quartiere residenziale è pervaso dall’architettura di stile italiano. Il Tigu, il forte egiziano, offre un bel panorama sulla parte nord-orientale della città. Pranzo libero.Questa mattina avremo la fortuna di assistere all’animato mercato settimanale del bestiame, su una vasta area si trovano dromedari, ovini, bovini insieme a venditori e compratori che giungono dalle aree circostanti. Nel pomeriggio percorso di rientro ad Asmara. Pasti liberi, pernottamento in hotel.  
    Possibilità di escursione alla vicina Qohaito (2.700 m s.l.m.). Un dibattito che appassiona gli storici di questo paese riguarda le rovine di Qoahito, situata 120 km a sud di Asmara. Potrebbero essere infatti le mura dell’antica città di Koloe, centro commerciale di rilievo durante l’epoca di maggior espansione del grande regno degli axumiti ma anche se non lo fossero queste rovine, che si estendono su una vastissima zona (2,5 km per 15 km), sono la testimonianza del ruolo che ebbe questo luogo nell’antichità. Sebbene per ora solo il 20% del sito sia stato portato alla luce dagli scavi, la visita delle rovine richiede tutta la giornata. Questa località durante il periodo axumita costituiva una delle principali stazioni di transito lungo la via carovaniera che collegava l’antico porto di Adulis sul Mar Rosso a sud di Massawa fino alla capitale del regno, Axum, ed agli altri centri dell'altopiano.              Si pensa che le quattro colonne del Tempio di Mariam Wakiro, circondate dalle polverose rovine di almeno mezza dozzina di templi, appartenessero in origine a una chiesa cristiana. A nord di questo sito si trova una Tomba Egiziana sotterranea scavata nell’arenaria, che deve il suo nome (Meqabir Ghibtsi) non tanto alla provata appartenenza a questa civiltà, quanto alle sue vaste dimensioni. Il monumento più significativo di Quhaito, per dimensioni e per importanza storica, è la grandiosa Diga di Saphira, una diga in muratura lunga oltre 60 m, costruita con ogni probabilità intorno all’anno Mille. In diversi siti, tra i quali la grotta di Adi Alauti, sono visibili incisioni e pitture rupestri. Sui muri di uno di questi ripari sono dipinte oltre 100 figure. L'ambiente è costituito da formazioni calcaree erose da fenomeni carsici molto spettacolari ai piedi dell’Amba Soira, la montagna più alta dell’Eritrea (3.013 m). Rientro ad Asmara in serata.  L’escursione è facoltativa, a pagamento, e soggetta a disponibilità dei permessi rilasciati dalle autorità locali.   
    Escursione facoltativa: dopo la prima colazione in hotel partenza per Adi Quala, nella valle di Mareb visiteremo la Chiesa di Santa Rita dove è situata la lapide in ricordo dei morti del Nova Scotia. A seguire la chiesa copta dedicata alla Madonna, risalente ai tempi coloniali, che ospita al suo interno affreschi pregiati. Si prosegue per Daaro Khonat, dove si trova il sacrario che custodisce i resti dei caduti nella battaglia di Adua del 1896, momento culminante e decisivo della guerra di Abissinia tra le forze italiane, comandate da Baratieri, e l’esercito abissino, capitanato da Menelik II. Le nostre unità subirono purtroppo una pesante sconfitta, lasciando sul terreno più di seimila caduti. Oggi, sotto a un alto obelisco in granito, una grande cripta custodisce i gloriosi resti dei 3.025 soldati italiani e 618 indigeni. Rientro ad Asmara, pernottamento in hotel. L’escursione è facoltativa, a pagamento, e soggetta a disponibilità dei permessi rilasciati dalle autorità locali.    
    Prima colazione in hotel.  In mattinata, se possibile, partenza lungo una strada “nuova” estremamente panoramica che solca come una ferita un territorio prima di verdi colline, isole di eucalipti e ripide scarpate poi sempre più arido, aspro e torrido. Si percorrono i paesaggi della Rift Valley, la più grande “valle” del mondo che dal Mar Morto fino al Mozambico spacca praticamente in due parti il continente africano. In Eritrea la faglia attraversa completamente il piccolo Paese e le decine di vulcani la cui intensa attività plasmò il paesaggio che ammiriamo ora, pur essendo quasi tutti estinti, sono ancora “riconoscibili” nelle gigantesche caldere e negli enormi coni che caratterizzano il panorama. Pranzo libero e, nel pomeriggio, annunciata da un lungo tratto di savana ecco Massawa, l’ambitissimo porto naturale vicino all’estuario del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano che per secoli è stato l’ambito obiettivo delle potenze straniere: dai Portoghesi agli Arabi, dagli Egiziani ai Turchi, dagli Inglesi agli Italiani. Partenza immediata con barca a motore privata per le Isole Dahlak, un insieme di circa 350 isole (in realtà solo 209 costituiscono veramente l’arcipelago!) in gran parte aride, spoglie e pianeggianti situate su una bassa piattaforma continentale al largo della costa eritrea. Tre giornate sono dedicate alla scoperta di alcune delle prime isole: la coppia delle gemelle Durgaam e Durghella con le bianche spiagge e la bella barriera corallina; lo stupendo banco sabbioso di Madote che si staglia come una striscia luminosa dalle acque turchine del mare; la piatta Dhalak Kebir, l’isola più grande, con una storia ancora più grande alle spalle; l’aridità vulcanica della grande Dissei dove vive una comunità di pescatori Afar; …. Magnifiche le opportunità per gli amanti del mare: camminate sulle bianche spiagge, stupendi bagni in acque trasparenti e calde, snorkelling su barriere coralline fra le più belle del mondo. Pensione completa e pernottamento in campo tendato mobile sulla spiaggia.IMPORTANTE: per i  giorni di mare sulle isole portare solo un piccolo bagaglio con l’indispensabile e lasciare il resto in albergo ad Asmara, la distanza percorsa in barca veloce è di circa  50-60 miglia marine.  
     Dopo la colazione rientro con barca veloce a Massawa e visita a piedi della città. Durante le varie occupazioni che hanno interessato Massawa dal suo porto passava di tutto: schiavi e perle, giraffe e struzzi, mirra e incenso. Massawa fu un importante porto fin dai tempi più antichi come lo si può evincere dalla magnificenza decadente del suo centro storico costruito su due isole coralline collegate alla terraferma per mezzo di una diga. Anche se oggi gli splendori passati - quali le belle costruzioni in stile arabo-moresco e le antiche case dai balconi in legno scolpito - sono purtroppo solo un pallido ricordo danneggiati come sono dai bombardamenti dell'ultima guerra, il luogo in realtà emana ancora un incredibile fascino. Tutto a Massawa sembra provenire da un altro mondo: la storia, il clima, l’architettura e l’atmosfera della città stessa. Qualunque cosa si faccia nell’ex “Perla del Mar Rosso” ci si ritrova sul mare. Percorso di rientro ad Asmara, sistemazione in hotel. Pasti liberi.  
    Prima colazione e mattinata a disposizione per relax e visite individuali. Asmara è una specie di foglio bianco dove gli architetti italiani del ventennio fascista, lontani da vincoli e costrizioni della madre patria, poterono disegnare la città dell'utopia. Un luogo dove cimentarsi con i più diversi stili architettonici in voga nei primi decenni del secolo scorso in Europa. Pranzo libero e trasferimento in aeroporto per il volo su Addis Abeba. Pasti e pernottamento a bordo    
    Arrivo a Milano al mattino presto. Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere invertito o modificato dalla guida e/o accompagnatore sul posto se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo. In particolare durante il soggiorno alle isole il programma viene deciso giornalmente dal comandante in base alle condizioni atmosferiche, del vento e del mare.   

    Perché con noi

    • Ad accompagnare il gruppo c’è un nostro Esperto 
    • È un nostro tour esclusivo 
    • utilizziamo le migliori strutture in loco
    • Alle Isole Dahlak le notti sono in campi mobili pre-allestiti di tipo glamping: il campo è organizzato con tende igloo m. 3,00 x 3,00 x 1.80 con copertura impermeabile (ogni due persone) al cui interno ci sono due lettini da campo, sacco a pelo leggero e cuscino.  E’ prevista una doccia da campo con acqua riscaldata al sole (tipo “bucket shower”) e un wc da campo a seduta.  

    I nostri esperti

    Esperto Kel 12

    Dal 27  ottobre  2023 al 7  novembre  2023

    MARINO KELLER BARD

    Dal 26  gennaio  2024 al 6  febbraio  2024

    MARIA CECILIA BECHSTEIN

    Dal 15  marzo  2024 al 26  marzo  2024

    Approfondimenti di viaggio

    VOLII Voli di linea scelti per questo itinerario sono operati dalla compagnia di bandiera ETHIOPIAN AIRLINES sui cui orari ed operativi è stato elaborato il programma di viaggio. Segnaliamo che sono possibili cambiamenti di orari e di aeromobili non dipendenti dalla nostra volontà che potrebbero determinare modifiche all’itinerario di viaggio.  I voli Ethiopian Airlines partono da Roma Fiumicino e Milano Malpensa con due distinti aeromobili. È prevista la partenza [...]