• ENNEDI, LAGHI E ARTE RUPESTRE DEL SAHARA

    CHAD

  • ENNEDI, LAGHI E ARTE RUPESTRE DEL SAHARA

    CHAD

    Spedizioni, Trekking

    Durata 16 GIORNI
    Partecipanti MINIMO 8 MASSIMO 12  PARTECIPANTI
    Partenze

      2024

    • Dal 3  febbraio  al 18  febbraio  
    • Dal 2  marzo  al 17  marzo  
    • Dal 26  ottobre  al 10  novembre  
    • Dal 21  dicembre  al 5  gennaio  

    A PARTIRE DA:  

    3.850€

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    Chad

    ENNEDI, LAGHI E ARTE RUPESTRE DEL SAHARA

    Un viaggio-spedizione in Chad. Da N'Djamena, la capitale, affacciata sul fiume Chari, andando verso nord, tra campi coltivati a sorgo e miglio e le terre dei nomadi Kanembou, Peul, Kereda Daza e arabi ciadiani. A visitare il villaggio di Massaguet e la regione del Guerà, costellata da picchi granitici. La città di Abeche e il deserto del Sahara. Il massiccio dell'Ennedi e le gole di Archeï, senza tralasciare le antiche vie carovaniere che collegavano le saline delle regioni di Ounianga, Demi e Teguedei ai villaggi chadiani del sud e alle oasi libiche del nord. Un tour in uno dei luoghi più affascinanti dell’Africa, ricco di originali esempi di arte rupestre preistorica. Tra falesie di arenaria multicolore e laghi circondati da palmeti che spuntano a sorpresa dalla sabbia. Dove, chi lo desidera, può fare anche una nuotata. Occasione non certo frequente nel deserto del Sahara.

     

    ITINERARIO

    Partenza da Milano per N’Djamena, capitale del Chad con voli di linea. Arrivo in serata. Disbrigo delle formalità aeroportuali e trasferimento in hotel. Le Meridien (5*paragonabile ad un 3*). Cena libera e pernottamento. 
    Inizio della spedizione: si percorrono i primi chilometri di asfalto, sulla direttrice che collega N’Djamena via Bahr el Ghazal alla importante oasi di Faya . Raggiunto il grande villaggio di Massaguet, lasciamo la strada che punta decisamente a Nord per continuare sempre su asfalto in direzione Est. Immersi in una dimensione di verace e autentica Africa saheliana in cui si susseguono senza soluzione di continuità villaggi e mercati, supereremo gli abitati di Ab Toyour, Bitkine, Mongo ed Oum Hadjer attraversando la splendida e vivissima regione del Guerà, costellata dai suoi picchi granitici e sede appunto di alcuni dei mercati più ricchi del Ciad. Al villaggio di  Ab Toyour, dominato dall’omonimo picco granitico conosciuto anche come “montagna degli avvoltoi” una sosta sarà d’obbligo per ammirare lo splendido paesaggio e scattare qualche foto.Sempre via asfalto arriveremo ad  Abeche, antica capitale del Ciad oggi capoluogo della regione del Ouaddai e uno dei centri più importanti dell’intero Paese. 
    Da Abeche, lasciamo definitivamente l’asfalto e prendiamo la pista che punta in direzione Nord verso il villaggio di Biltine. Superato il piccolo villaggio di Arada, l’ambiente saheliano lascia progressivamente spazio al deserto.  Percorriamo e superiamo i tipici Goz delle regione, dune morte ricoperte da vegetazione bassa, i nomadi e semi-nomadi pastori sostituiscono le popolazioni di agricoltori che abbiamo incontrato fino a qui.Raggiungiamo finalmente Kalait, vero crocevia Sahariano per i suoi traffici, e puntiamo verso Nord. Siamo in una regione ormai desertica, ai confini meridionali dell’Ennedi, abitata dalle popolazioni Gaeda, Tama e Zagawa, allevatori seminomadi. Ci addentriamo in questo massiccio seguendo la direzione del oued Archeï, gigantesco letto di fiume verdeggiante con direzione idrografica Nord-Est Sud-Ovest, costeggiato e delimitato da una magnifica serie di formazioni tassiliane arenacee, che assumono forme stravaganti di castelli e cattedrali lambiti da sinuose lingue di sabbia. L'oued, che si snoda per una trentina di chilometri, termina in un grande anfiteatro roccioso e verdeggiante da cui iniziano le vere e proprie gole dell’omonima guelta, punto d'acqua permanente dove è facile incontrare nomadi Toubou con le proprie mandrie di cammelli. Punto d’acqua e fulcro di vita, la millenaria guelta è l’incredibile sede degli ultimi esemplari viventi di coccodrilli sahariani (cocodrilus niloticus), testimonianza di epoche remote. Nell’intera regione di Archeï, immerse in un paesaggio di indimenticabile bellezza, si trovano, sparse qua e là in ripari naturali, considerevoli stazioni di pitture rupestri, eseguite da antiche culture sconosciute che sono arrivate fino a noi lasciandoci il difficile ma divertente compito dell'interpretazione.  
    Si raggiunge la pista che collega Monou a Fada e la si segue in direzione Nord, fino a Fada, prefettura dell’Ennedi, caratteristico villaggio sahariano costituito da case in banco riunite attorno al vecchio forte coloniale francese e al piccolo mercato.Il nucleo abitato è contenuto in un’oasi verdeggiante con numerose palme da dattero, situato all’interno del massiccio. Le principali etnie della regione sono: Gaeda, Bideyat e Zagawa, a cui appartiene l’attuale presidente Idriss Déby. Terminate le formalità burocratiche, si lascia Fada e si inizia la traversata del massiccio: saliremo lentamente di quota lungo una difficile pista sassosa e sabbiosa, che ci porterà nel Mourdi, vasta regione di cordoni dunari e gruppi montuosi isolati. Si prosegue in direzione nord nord-est passando alcuni difficili cordoni di dune del Mourdi e immettersi nel Derbili, altro sistema di dune barcane che porta agli ultimi contrafforti rocciosi settentrionali dell’Ennedi. Si sta seguendo l’antica pista carovaniera che collegava le saline delle regioni di Ounianga, Demi e Teguedei ai villaggi chadiani del Sud e alle oasi libiche del Nord. Si continua in direzione di pieno nord fino all’Eyo Demi, formazione arenacea rossastra ai piedi della quale sorge l’omonimo villaggio, costituito da pochissime palme e da povere abitazioni in terra. Questo nucleo abitato, situato in un ambiente assolutamente selvaggio ed inospitale, vive sull'esiguo commercio del "sale rosso cristallino", ricavato da saline a cielo aperto con un metodo di estrazione rudimentale, che viene poi portato dalle carovane, soprattutto di Tébu Ounias, nelle oasi del sud e scambiato con generi alimentari di prima sussistenza (miglio, sorgo); lungo il tragitto è possibile l'incontro con una di queste carovane.Da Demi si piega a ovest verso la falesia di Ounianga Serir, passando per Teguedei, il primo lago del sistema lacustre di Ounianga, sprofondato in una conca sabbiosa circondata da palme e da quinte rocciose. Sosta nel miglior punto panoramico.Sempre verso ovest, si raggiungono i primi laghi dell’oasi di Ounianga Serir. Paesaggio incredibile: laghi circondati da palmeti che spuntano insospettati dalla sabbia, formazioni rocciose di arenaria multicolore dal bianco al rosso e bionde dune che discendono fino all’acqua, costituiscono una delle visioni più inusuali di tutto il paesaggio sahariano. L’acqua è dolce e affiora dalla sabbia ma data l’alta salinità del terreno, i laghi sono molto salati con diverse densità e colorazioni, dal blu al verde, rispettivamente più o meno salati oppure completamente dolci. Possibile nuotata nei laghi, occasione non certo frequente nel Sahara.   
    Da Ounianga ci dirigiamo a sud verso Kora, una delle porte d’ingresso al massiccio dell’Ennedi. Il paesaggio inizialmente brullo e desolante diventa via via più accattivante con piccoli Tassili e lingue di sabbia. Le macchine sbuffano e faticano in questo terreno misto ed impegnativo. Superate le ultime difficili dune di Kora percorreremo velocemente la piana che superato il pozzo di Ouei ci condurrà alle magnifiche cattedrali arenacee di Bichagara, isole di pietra ad ovest del massiccio, note anche per il loro sito di pitture rupestri. per poi immetterci nella grande pista che costeggiando l’Ennedi ci ricondurrà fino a Kalait per gli ultimi rifornimenti.Seguiamo ora il corso naturale del Oued Achim (ci troviamo in un ambiente molto selvaggio e ricco di animali come gazzelle Dorcas, otarde, iene e sciacalli) e da qui le piane desertiche che ci porteranno all’incrocio con il Barh El Ghazal vicino al villaggio di Koro Toro . L’ambiente è quasi privo di insediamenti se non le poche tende dei nomadi arabi che vivono di pastorizia e della raccolta di graminacee selvatiche, in una dimensione per noi irreale. Si entra a questo punto nel Bahr el Ghazal, il fiume delle gazzelle, antico emissario del paleochad, che seguiremo verso sud, entrando nella regione del Kanem.Nel pomeriggio del 15° giorno arrivo a N’Djamena previsto per il primo pomeriggio. Camere day-use ( 3/4 clienti per camera)  disponibili per una doccia e un po’ di relax. Cena libera.  In serata partenza con volo di rientro in Italia via scalo internazionale. 
    In mattinata arrivo a Milano Malpensa. Il circuito potrebbe essere svolto in senso inverso e potrebbe subire variazioni sulla tratta N’djamena – Kalait, senza comunque alterare la parte centrale del viaggio in Ennedi. Si tratta di un viaggio in regioni poco battute, e occorre quindi prevedere eventuali disguidi e ritardi.    1. volti                                                         2. Gole di Archeï             3. I laghi dell’oasi di Ounianga Serir 

    Perché con noi

    • ad accompagnare il gruppo c’è un nostro Esperto Capo spedizione
    • una vera spedizione nel deserto, in uno dei luoghi più affascinanti dell'Africa
    • i pasti sono preparati da un cuoco esperto, serviti su tappeti sahariani a mezzogiorno, su tavolo con seggiole la sera
    • viene fornito tutto il materiale da campo per i pernottamenti in tenda (eccetto sacco a pelo ed eventuale cuscino)
     

    I nostri esperti

    Esperto Kel 12

    Dal 3  febbraio  2024 al 18  febbraio  2024

    Dal 21  dicembre  2024 al 5  gennaio  2025

    FABRIZIO CRUSCO

    Dal 2  marzo  2024 al 17  marzo  2024

    GIANNA DJABA

    Dal 26  ottobre  2024 al 10  novembre  2024

    Approfondimenti di viaggio

    VOLII Voli di linea scelti per questo itinerario sono operati dalla compagnia di bandiera TURKISH AIRLINES «Widen your world». ll programma di viaggio è stato elaborato in base agli orari attuali del vettore. Segnaliamo che sono possibili eventuali cambiamenti di orari e aeromobili non dipendenti dalla nostra volontà e che potrebbero determinare modifiche all’itinerario di viaggio. Segnaliamo anche che, per motivi operativi e di disponibilità, potrebbe essere necessario [...]