• GUJARAT, DAI NOMADI DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO IN OCCASIONE DEL KAVAT FESTIVAL

    INDIA

  • GUJARAT, DAI NOMADI DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO IN OCCASIONE DEL KAVAT FESTIVAL

    INDIA

    Viaggi con Esperto

    Durata 15 GIORNI
    Partecipanti MINIMO 10 MASSIMO 15  PARTECIPANTI
    Partenze

      2024

    • Dal 16  marzo  al 30  marzo  

    A PARTIRE DA:  

    4.450€

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    India

    GUJARAT, DAI NOMADI DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO IN OCCASIONE DEL KAVAT FESTIVAL

    Questo itinerario è stato disegnato per partecipare al Festival di Kavat, una vivace festa pagana della tribù dei Rathwa, che si tiene nei pressi di Chhota Udepur. I ragazzi indossano una cintura guarnita con campanelle di ottone e danzano roteando e battendo i piedi al ritmo dei tamburi e dei flauti. Si dipingono il corpo con originali motivi a puntini e a cerchi, di colore bianco, realizzati con un miscuglio di pasta di riso e cenere. I copricapo sono molto colorati e elaborati, spesso in forma conica e decorati con piume di pavone…La tranquilla isola di Diu, ex possedimento portoghese e importante stazione commerciale sulle rotte marittime del Mar Arabico, con i tipici edifici intonacati a calce dell’architettura coloniale. La Riserva di Sasan Gir, istituita agli inizi del XX secolo dall’illuminato nababbo di Junagadh, dove sopravvivono, e con un po’ di fortuna è possibile ammirare, i rarissimi leoni asiatici. Le comunità pastorali dei popoli semi-nomadi che vivono tra i deserti del Sindh e del Thar, vicino al confine con il Pakistan. Le vaste e desolate pianure salmastre del Piccolo Deserto del Kutch, popolate dagli ultimi esemplari di khur, l’asino selvatico dell’Asia, e da stormi di fenicotteri. Il Tempio del Sole a Modhera e il pozzo a gradini Rani-ki-Vav a Patan (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) Le rovine della spettacolare Champaner, l’antica capitale del Gujarat, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

    Ascolta ora la puntata di "Frammenti di Viaggio", il podcast di Kel 12, dedicata all'India

    ITINERARIO

    Al mattino partenza dall’Italia per Ahmedabad via Doha o altro scalo. Arrivo dopo le due di notte e trasferimento in Hotel. 
    Dopo la prima colazione partenza verso sud per la visita del Parco Nazionale Velavader. Lontano dagli itinerari turistici più battuti il Parco, che si estende tra due fiumi stagionali e abbraccia vaste praterie, è famoso per le antilopi cervicapra, bellissime e agili creature dotate di impressionanti corna a spirale che nei maschi adulti possono anche raggiungere una lunghezza di 65 cm. (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.200 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i cellulari). Arrivo e sistemazione in lodge adiacente al Parco.Nel pomeriggio è previsto un  jeep safari.Pranzo e cena al lodge. 
    Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest lungo la costa della penisola di Saurashtra. Arrivo a Diu e sistemazione in resort. Nel pomeriggio visita di Diu. Tra il XIV e il XVI secolo, Diu fu una importante stazione commerciale e base navale dalla quale i turchi ottomani controllavano le rotte marittime nella parte settentrionale del Mar Arabico. Nel 1539 passò sotto il dominio portoghese e vi rimase fino al 1961. Oggi la città, stretta tra l’imponente fortezza e le massicce mura, è una sorta di oasi dall’atmosfera magica e inimitabile, con case dai colori vivaci tipiche dell’architettura coloniale portoghese, incantevoli chiese intonacate a calce, porticati, strade strette e sinuose e spiagge tranquille.  Pranzo, cena e pernottamento in resort. 
    Dopo la prima colazione partenza verso ovest per raggiungere il suggestivo tempio di Somnath sulle rive del Mar Arabico nei pressi di Veraval. Questo tempio è stato raso al suolo e ricostruito almeno otto volte. Si narra che in origine fu costruito in oro da Somra, il dio della luna, e poi riedificato in argento da Rawana, in legno da Krishna e infine in pietra da Bhimadeva. Il tempio, che sorge su una bella spiaggia di sabbia grigia, custodisce uno dei 12 santuari sacri dedicati a Shiva ed è un importante luogo di pellegrinaggio. Proseguimento per la Riserva Naturale di Sasan Gir istituita agli inizi del XX secolo dall’illuminato nababbo di Junagadh, un tempo accanito cacciatore, per proteggere gli ultimi leoni asiatici. Gli elementi che caratterizzano il leone asiatico (Panthera leo persica) permettono di considerarlo una sottospecie distinta da quella africana (Panthera leo leo). Le sue dimensioni sono pressoché identiche a quelle del parente africano, ma la criniera è meno folta e non copre la parte alta della testa e le orecchie, mentre si estende a coprire gran parte dell'addome. Il suo pelo inoltre è leggermente più chiaro. Il leone di Gir è un predatore puro, e non si alimenta di carogne, come talvolta invece fa il leone africano. Nel pomeriggio si partecipa a un safari fotografico alla ricerca degli ultimi leoni asiatici, in un ambiente caratterizzato da un paesaggio aspro e disseminato di rilievi e zone boschive. (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.200 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i cellulari). Pensione completa. Pernottamento in lodge. 
    Al mattino ulteriore safari nella Riserva Naturale di Sasan Gir. Dopo la prima colazione partenza verso nord per Gondal. Lungo il percorso sosta a Junagadh, antico centro fortificato che sorge alla base della collina sacra Girnar Hill. Cittadina ricca di fascino e poco turistica vanta vecchi edifici dal sapore esotico. Nei pressi di Junagadh si trova anche un enorme monolito sul quale, nel 250 a.C., l’imperatore Ashoka fece iscrivere 14 editti contenenti principi di carattere morale per istruire il suo popolo. Si prosegue per Gondal, interessante cittadina un tempo capitale del principato dei Rajput Jadeja. Nel XIX secolo l’illuminato Maharaja Bhagwat Singhji occupò il trono di Gondal e introdusse importanti riforme in campo sociale come, ad esempio, l’obbligo scolastico per entrambi i sessi. Visita del Naulhaka Palace, un bellissimo palazzo costruito in stili architettonici diversi lungo la riva del fiume. Visita del Museo delle Auto, annesso all’Orchard Palace, che espone la flotta reale composta da circa 50 automezzi tra cui una Delage del 1910, una Daimler degli anni ’20, una Mercedes e una Packard del 1935 e svariate Cadillac, Jaguar e Chevrolet. Molto interessante anche il laboratorio della Farmacia Ayurvedica di Shri Bhuvaneshwari, fondata nel 1910 dal medico di corte che fu anche il primo a coniare il termine “Mahatma” (Grande Anima) che avrebbe poi accompagnato il nome di Gandhi. Pranzo,  cena e pernottamento in residenza storica. 
    Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per Bhuj, capoluogo del Kutch, nella regione più occidentale dell’India. La penisola di Kutch ha una forma che ricorda la sagoma di una tartaruga ed è delimitata a sud dal golfo omonimo sul Mar Arabico. Si attraversa un territorio arido e pianeggiante che nel periodo dei monsoni viene in parte inondato sia dalle acque del mare che da quelle dei fiumi stagionali. Arrivo a Bhuj nel primo pomeriggio. Visita al Museo del Kutch, che ospita un’interessante collezione etnografica ed al Tempio di Swaminarayan, dalle pareti esterne in legno scolpito e dipinto a tinte vivaci. Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in resort.   
    Partenza verso nord, ci si addentra nel Grande Deserto del Kutch, ai confini con il deserto pakistano del Sind, dove vivono numerosi gruppi etnici. I piccoli villaggi delle comunità pastorali sono costituiti da piccole case in muratura, dagli interni imbiancati a calce e intarsiati con numerosi e minuscoli specchietti. Le donne indossano bellissimi abiti riccamente ricamati e dai colori sgargianti e si adornano con pesanti gioielli. Il Kutch si trova in una delle zone dell’India che vanta la più ricca tradizione artigianale, particolarmente famosa per gli splendidi ricami, ma anche per le ceramiche e i tessuti stampati. Ogni villaggio ha la propria specializzazione le cui tecniche vengono tramandate di generazione in generazione. Rientro a Bhuj in serata. Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in hotel. 
    Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Bajana. Arrivo a Bajana, sistemazione in lodge e pranzo. Nel pomeriggio escursione in jeep nella Riserva del Piccolo Deserto di Kutch, una landa desolata dove le popolazioni locali sopravvivono estraendo sale e pompando acqua dalle falde sotterranee. Probabile avvistamento degli ultimi esemplari di khur, asino selvatico dell’Asia, che si nutrono dell’erba che nasce sulle distese piatte, chiamate bet, che durante la stagione dei monsoni si trasformano in isole. (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.200 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i cellulari). Cena e pernottamento in lodge. 
    Dopo la prima colazione partenza per Modhera per la visita dello splendido Tempio del Sole, costruito nel 1026, che presenta notevoli affinità con il più celebre tempio di Konarak nello stato dell’Orissa. Come quest’ultimo, venne progettato in modo tale che durante gli equinozi i raggi del sole nascente illuminassero, attraverso la porta principale, l’immagine di Surya, il dio del sole, posta all’interno del sancta sanctorum. Si prosegue per Patan, antica capitale hindu che conserva una traccia del suo glorioso passato: il Rani-ki-Vav, un baoli (tipico pozzo a gradini del Gujarat, recentemente riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO) di straordinaria bellezza. Patan è famosa anche per i patola, i sari in seta, realizzati secondo un procedimento lungo e complesso: il filato viene accuratamente dipinto con una speciale tecnica per creare il disegno prima della tessitura. Si continua per Poshina dove si pernotta in residenza storica.Pensione completa.  
    Il villaggio di Poshina è conosciuto per il suo patrimonio tribale e per l’artigianato. Sono numerosi i suoi artigiani: fabbricanti di frecce, vasai, fabbri, gioiellieri e soprattutto artigiani specializzati nella produzione di cavalli di terracotta.Al mattino visita all’armata di cavalli di terracotta. Sono cavalli votivi portati dalla gente per chiedere favori alla divinità, secondo una tradizione che ha tremila anni. Le opportunità fotografiche sono ottime. Si visitano anche uno o due villaggi del gruppo etnico Garasia. Si torna al palazzo per il pranzo e un po’ di relax.Nel pomeriggio si va a vedere il bellissimo, e non turistico tempio Jainista di Kumbharia. Segue anche la visita del tempio di Ambaji, uno dei 52 templi dedicati alla Devi, la Dea Madre, dell’India, dove vengono fatti straordinari rituali.Prima di tornare al Palazzo per la cena, ci si ferma al mercato serale di Poshina dove si possono fotografare le donne garasia, sarà anche “Holi” quindi ci sarà un’atmosfera di festa.Cena e pernottamento al Palazzo. 
    Lunga giornata di trasferimento verso sud est per Jambughoda.Pranzo in ristorante lungo il percorso, cena e pernottamento in Heritage Hotel. 
    Un’intera giornata dedicata alle manifestazioni del Festival di Kavant, una vivace festa pagana della tribù dei Rathwa, che si tiene nella località di Kavant, tre giorni dopo la più famosa festa dei colori (Holi), nel distretto di Chhota Udepur, nei dintorni di Jamughoda. Cacciatori-raccoglitori in origine, oggi i Rathwa si sono sedentarizzati e trasformati in allevatori-coltivatori. Il festival è un’occasione per commerciare in beni e servizi e per facilitare l’incontro tra ragazzi e ragazze. La musica è una componente molto importante della loro vita culturale e tradizionalmente ogni Rathwa è inseparabile dal proprio flauto. I ragazzi indossano una cintura guarnita con campanelle di ottone e danzano roteando e battendo i piedi al ritmo dei tamburi e dei flauti. I copricapo sono molto colorati e elaborati, spesso in forma conica e decorati con piume di pavone. Si dipingono il corpo con originali motivi a puntini e a cerchi, di colore bianco, realizzati con un miscuglio di pasta di riso e cenere. Le inimitabili pitture corporee e gli originali copricapo dei Rathwa, durante il festival di Kavant, rappresentano offerte simboliche alle divinità per ottenere che i propri desideri vengano soddisfatti. Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in Heritage Hotel a Jambughoda.  
    Dopo la prima colazione partenza per Champaner e visita. La città si sviluppa intorno a Pavagadh, un’altura di origine vulcanica alta 800 m che sembra un pezzo di Himalaya in mezzo alla pianura. Fondata come capitale dei Rajput nell’VIII secolo e situata lungo una rotta commerciale di importanza strategica, Champaner fu assediata dal sultano Mahmud Bogara, che riuscì ad espugnarla nel 1484 costruendovi poi molte strutture religiose. Le mura alla base della collina un tempo si snodavano per 6 km e circondavano edifici militari, religiosi e civili, oltre che un complesso sistema di raccolta delle acque. Le strutture più affascinanti sono sicuramente le moschee, in cui coesistono elementi decorativi islamici e hindu. Il monumento più spettacolare è la Jama Masjid, edificata nel 1513, che richiese 125 anni di lavoro e che presenta un meraviglioso portale d’ingresso scolpito e un cortile interno molto imponente. Nel pomeriggio si prosegue verso sud-ovest per Vadodara (o Baroda), una cittadina universitaria ricca di cultura e armonia situata 100 km a sud-est di Ahmedabad. Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in hotel.  
    Dopo la prima colazione, visita di Vadodara. Il sontuoso Palazzo Laxmi Vilas in stile indo-saraceno, costruito nel XVI secolo senza badare a spese, infatti il conto finale ammontava a ben 6 milioni di rupie. Segue la visita del Maharaja Fatehsingh Museum, situato all'interno della tenuta. Il museo espone opere d'arte appartenenti all'illustre famiglia Maratha. Il Rinascimento europeo e i dipinti rococò, i ritratti, i busti di marmo e una collezione di ritratti di Raja Ravi Verma (più di 30 dipinti originali) fanno parte della collezione. Gran parte di quest'arte fu commissionata dallo stesso maharaja. Al termine delle visite partenza per Ahmedabad. Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in hotel a Ahmedabad con camere a disposizione fino al trasferimento notturno in aeroporto.  
    Volo notturno per l’Italia via scalo intermedio. Arrivo in Italia al mattino o nel pomeriggio secondo l’operativo aereo riconfermato.      

    Perché con noi

    • programma completo che include tutto il meglio che si possa visitare nella regione del Gujarat ed in occasione del Kavat Festival, una vivace festa pagana della tribù dei Rathwa
    • l'isola di Diu
    • la riserva di Sasan Gir dove poter ammirare i leoni asiatici
    • il piccolo deserto di Kutch
    • il Tempio del Sole di Modhera
    • i tipici pozzi a gradini (baoli)
    • Champaner, l'antica capitale Patrimonio Unesco

    I nostri esperti

    JASMINA ALESSANDRA TRIFONI

    Dal 16  marzo  2024 al 30  marzo  2024

    Approfondimenti di viaggio

       Trasporti Durante il tour si utilizzano automezzi di diversi modelli di veicoli a seconda del numero dei partecipanti. Jeep o Canters per il safari nel Piccolo Deserto di Kutch, jeep per i safari nella Riserva di Sasan Gir e al Velavadar National Parc.I tempi di percorrenza riportati nel programma sono indicativi e dipendono dal traffico/condizioni delle strade/soste fotografiche richieste dal gruppo. Pernottamenti e pasti  Sistemazioni in residenze storiche, [...]