• GUJARAT, DALLE MINORANZE ETNICHE DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO

    INDIA

  • GUJARAT, DALLE MINORANZE ETNICHE DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO

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    Viaggi con Esperto

    Durata 15 GIORNI
    Partecipanti MINIMO 8 MASSIMO 14  PARTECIPANTI
    Partenze

    A PARTIRE DA:  

    2.950€

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    GUJARAT, DALLE MINORANZE ETNICHE DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO

    Una delle mete meno turistiche di tutta l’India, il fascino del Gujarat scaturisce da molteplici aspetti. Le rovine dell’antica capitale Champaner (UNESCO). La frenetica e accogliente Ahmedabad, dove il Mahatma Ghandi fondò il Sabarmati Ashram e cominciò a svolgere il ruolo di guida spirituale del paese, lanciando la campagna della non-violenza. Il Rani-ki-Vav di Patan, il pozzo a gradini recentemente dichiarato Patrimonio UNESCO. Le vaste e desolate pianure salmastre del Piccolo Deserto del Kutch, popolate dagli ultimi esemplari di khur, l’asino selvatico dell’Asia, e da stormi di fenicotteri. Le comunità pastorali dei popoli nomadi che vivono tra i deserti del Sindh e del Thar, vicino al confine con il Pakistan. La Riserva di Sasan Gir, dove sopravvivono i rarissimi leoni asiatici. La tranquilla isola di Diu, ex possedimento portoghese e importante stazione commerciale sulle rotte marittime del Mar Arabico. Gli splendidi monumenti dell’arte jainista a Palitana, cittadella religiosa arroccata sulla collina, dove si ergono più di 800 templi, luogo di pellegrinaggio importantissimo. Il Gujarat custodisce un patrimonio artistico, culturale, sociale e naturale di inestimabile valore.

    Ascolta ora la puntata di "Frammenti di Viaggio", il podcast di Kel 12, dedicata all'India

    ITINERARIO

    Partenza dall’Italia per Mumbai oppure Delhi con volo di linea con scalo intermedio. Pasti e pernottamento a bordo. 
    Arrivo in nottata a Delhi oppure a Mumbai, espletamento delle formalità d’ingresso, trasferimento al terminal per i voli domestici e proseguimento con volo per Vadodara (o Baroda), una cittadina universitaria ricca di cultura e armonia. Visita dell’interessante Museo Maharaja Fateh Singh e del sontuoso palazzo in stile indo-saraceno Laxmi Vilas Palace, costruito nel XVI secolo senza badare a spese, infatti il conto finale ammontò a ben 6 milioni di rupie. Pranzo libero. Si prosegue per la spettacolare Champaner, l’antica capitale del Gujarat dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La città si sviluppa intorno a Pavagadh, un’altura di origine vulcanica alta 800 m che sembra un pezzo di Himalaya in mezzo alla pianura. Fondata come capitale dei Rajput nell’VIII secolo e situata lungo una rotta commerciale di importanza strategica, Champaner fu assediata dal sultano Mahmud Bogara, che riuscì ad espugnarla nel 1484 costruendovi poi molte strutture religiose. Le mura alla base della collina un tempo si snodavano per 6 km e circondavano edifici militari, religiosi e civili, oltre che un complesso sistema di raccolta delle acque. Le strutture più affascinanti sono sicuramente le moschee, in cui coesistono elementi decorativi islamici e hindu. Il monumento più spettacolare è la Jama Masjid, edificata nel 1513, che richiese 125 anni di lavoro e che presenta un meraviglioso portale d’ingresso scolpito e un cortile interno molto imponente. Proseguimento per Jambughoda.Cena e pernottamento in residenza storica. 
    Dopo la prima colazione partenza per Chhota Udepur una cittadina adagiata sulle rive di un lago, nel cuore di un’area tribale dalla ricca cultura indigena. Lungo il percorso sosta al mercato settimanale di Kavant (che si tiene tutti i lunedì), un colorato mercato frequentato dalla comunità dei Rathwa. Si prosegue per Chhota Udepur per la visita del museo tribale. Rientro a Jambughoda nel pomeriggio. Pranzo libero. Cena e pernottamento in residenza storica. 
    Dopo la prima colazione partenza per Ahmedabad, capitale dello stato del Gujarat. Fondata nel 1411 da Ahmed Shah, nel XVII secolo era considerata una delle città più belle dell’India. Lo sviluppo industriale della seconda metà del XVIII secolo la trasformò in un grande centro tessile, ancora oggi la città è famosa per la produzione di magnifici tessuti. Nel pomeriggio visita della città. Si inizia dal Mausoleo di Sarkhej Roza, un ampio complesso, non completato dopo la morte dello Shah, costituito da una moschea, una tomba, un’enorme vasca d’acqua e un palazzo del 1450 circa. Si prosegue con la Siddi Sayid's Mosque, una piccola moschea caratterizzata da griglie di pietra con intagliati raffinati alberi della vita, eretta da uno schiavo abissino nel 1573, quando i Moghul conquistarono il Gujarat. Si continua con una camminata attraverso l’affollato, caotico, decadente centro storico fino a raggiungere la Moschea del Venerdì (Jama Masjid), la seconda più grande dell’India. Ha perso i minareti per un terremoto del 1816, ma la foresta di colonne interne, le numerosissime cupole, il materiale lapideo utilizzato danno allo stesso tempo l’impressione di imponenza e leggerezza. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel. 
    Dopo la prima colazione visita del Sabarmati Ashram, il quartier generale di Gandhi durante la lunga lotta per l’indipendenza dell’India. Da qui, il 12 marzo 1930, il Mahatma partì per la famosa “Marcia del Sale” fino al Golfo di Cambay, in segno di protesta contro il monopolio governativo sulla produzione e la vendita del sale. Partenza per Bajana, ai bordi del piccolo Rann di Kutch. Lungo il percorso sosta a Patan, antica capitale hindu che conserva una traccia del suo glorioso passato: il Rani-ki-Vav, un baoli (tipico pozzo a gradini del Gujarat recentemente dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO) di straordinaria bellezza. Patan è famosa anche per i patola, i sari in seta, realizzati secondo un procedimento lungo e complesso: il filato viene accuratamente dipinto con una speciale tecnica per creare il disegno prima della tessitura. Si prosegue poi per Modhera per la visita dello splendido Tempio del Sole, costruito nel 1026 e che presenta notevoli affinità con il più celebre tempio di Konarak nello stato dell’Orissa. Come quest’ultimo, venne progettato in modo tale che durante gli equinozi i raggi del sole nascente illuminassero, attraverso la porta principale, l’immagine di Surya, il dio del sole, posta all’interno del sancta sanctorum. Arrivo nel tardo pomeriggio a Bajana. Cena e pernottamento in lodge. 
    Dopo la prima colazione escursione con mezzo fuoristrada nella Riserva del Piccolo Deserto di Kutch, una landa desolata dove le popolazioni locali sopravvivono estraendo sale e pompando acqua dalle falde sotterranee. Probabile avvistamento degli ultimi esemplari di khur, asino selvatico dell’Asia, che si nutrono dell’erba che nasce sulle distese piatte, chiamate bet, che durante la stagione dei monsoni si trasformano in isole (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.200 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i cellulari). Rientro a Bajana per il pranzo in lodge. Nel pomeriggio visita dei villaggi limitrofi per l’incontro con le minoranze etniche della zona. Cena e pernottamento in lodge.  
    Partenza per Bhuj, capoluogo del Kutch, nella regione più occidentale dell’India. La penisola di Kutch ha una forma che ricorda la sagoma di una tartaruga ed è delimitata a sud dal golfo omonimo sul Mar Arabico. Si attraversa un territorio arido e pianeggiante che nel periodo dei monsoni viene in parte inondato sia dalle acque del mare che da quelle dei fiumi stagionali. Arrivo a Bhuj e visita del magnifico Aina Mahal, il “Palazzo degli Specchi”, che pur essendo stato gravemente danneggiato dal terremoto del 2001 conserva elaborate decorazioni a specchio; del Museo del Kutch, che ospita un’interessante collezione etnologica; e del Tempio di Swaminarayan, dalle pareti esterne in legno scolpito e dipinto a tinte vivaci. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.   
    Partenza verso nord, ci si addentra nel Grande Deserto del Kutch, ai confini con il deserto pakistano del Sind, dove vivono numerosi gruppi etnici. I piccoli villaggi delle comunità pastorali sono costituiti da piccole case in muratura, dagli interni imbiancati a calce e intarsiati con numerosi e minuscoli specchietti. Le donne indossano bellissimi abiti riccamente ricamati e dai colori sgargianti e si adornano con pesanti gioielli. Il Kutch si trova in una delle zone dell’India che vanta la più ricca tradizione artigianale, particolarmente famosa per gli splendidi ricami, ma anche per le ceramiche e i tessuti stampati. Ogni villaggio ha la propria specializzazione le cui tecniche vengono tramandate di generazione in generazione. Rientro a Bhuj in serata. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel. 
    Partenza per Gondal, interessante cittadina un tempo capitale del principato dei Rajput Jadeja. Nel XIX secolo l’illuminato Maharaja Bhagwat Singhji occupò il trono di Gondal e introdusse importanti riforme in campo sociale come, ad esempio, l’obbligo scolastico per entrambi i sessi. Nel pomeriggio visita del Naulhaka Palace, un bellissimo palazzo costruito in stili architettonici diversi lungo la riva del fiume. Visita dell’Orchard Palace con il Museo delle Auto che espone la flotta reale composta da circa 50 automezzi tra cui una Delage del 1910, una Daimler degli anni ’20, una Mercedes e una Packard del 1935 e svariate Cadillac, Jaguar e Chevrolet. Molto interessante anche il laboratorio della Farmacia Ayurvedica di Shri Bhuvaneshwari, fondata nel 1910 dal medico di corte che fu anche il primo a coniare il termine “Mahatma” (Grande Anima) che avrebbe poi accompagnato il nome di Gandhi. Pensione completa. Pernottamento in residenza storica. 
    Partenza verso sud, lungo il percorso sosta a Junagadh, antico centro fortificato che sorge alla base della collina sacra Girnar Hill. Cittadina ricca di fascino e poco turistica vanta vecchi edifici dal sapore esotico. Visita dell’Uperkot Fort, costruito nel 319 a.C. da Chandragupta e ampliato più volte nel corso degli anni; all’ingresso si trova un triplo portale dalle ricche decorazioni e in alcuni punti le mura raggiungono i 20 metri di altezza. Nei pressi di Junagadh si trova un enorme monolito sul quale, nel 250 a.C., l’imperatore Ashoka fece iscrivere 14 editti contenenti principi di carattere morale per istruire il suo popolo. Proseguimento per la Riserva Naturale di Sasan Gir istituita agli inizi del XX secolo dall’illuminato nababbo di Junagadh, un tempo accanito cacciatore, per proteggere gli ultimi leoni asiatici. Gli elementi che caratterizzano il leone asiatico (Panthera leo persica) permettono di considerarlo una sottospecie distinta da quella africana (Panthera leo leo). Le sue dimensioni sono pressoché identiche a quelle del parente africano, ma la criniera è meno folta e non copre la parte alta della testa e le orecchie, mentre si estende a coprire gran parte dell'addome. Il suo pelo inoltre è leggermente più chiaro. Il leone di Gir è un predatore puro, e non si alimenta di carogne, come talvolta invece fa il leone africano. Nel pomeriggio si partecipa a un safari fotografico alla ricerca degli ultimi leoni asiatici, in un ambiente caratterizzato da un paesaggio aspro e disseminato di rilievi e zone boschive (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.500 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i cellulari, importo da riconfermare in data più prossima alla partenza). Pensione completa e pernottamento in lodge. 
    Al mattino ulteriore safari nella Riserva di Sasan Gir. Partenza verso sud fino a raggiungere il suggestivo tempio di Somnath sulle rive del Mar Arabico. Questo tempio è stato raso al suolo e ricostruito almeno otto volte. Si narra che in origine fu costruito in oro da Somra, il dio della luna, e poi riedificato in argento da Rawana, in legno da Krishna e infine in pietra da Bhimadeva. Il tempio, che sorge su una bella spiaggia di sabbia grigia, custodisce uno dei 12 santuari sacri dedicati a Shiva ed è un importante luogo di pellegrinaggio. Si continua lungo la costa fino a raggiungere l’isola di Diu. Pranzo libero. Cena e pernottamento in resort. 
    Tra il XIV e il XVI secolo, Diu fu un’importante stazione commerciale e base navale dalla quale i turchi ottomani controllavano le rotte marittime nella parte settentrionale del Mar Arabico. Nel 1539 passò sotto il dominio portoghese e vi rimase fino al 1961. Oggi la città, stretta tra l’imponente fortezza e le massicce mura, è una sorta di oasi dall’atmosfera magica e inimitabile, con case dai colori vivaci tipiche dell’architettura coloniale portoghese, incantevoli chiese intonacate a calce, porticati, strade strette e sinuose e spiagge tranquille. Mattina dedicata alla visita di Diu e nel primo pomeriggio partenza per Bhavnagar. Pranzo libero. Cena e pernottamento in residenza storica. 
    Partenza per la cittadina di Palitana che sorge nei pressi del monte Shatrunjaya uno dei luoghi più sacri del jainismo, dove i 24 maestri di questa religione avrebbero trovato l’illuminazione. Un complesso di 863 templi, costruiti oltre nove secoli fa, sorge su una collina dedicata agli dèi. Bisogna essere in buona forma fisica per salire i circa 3500 gradini che in 3 chilometri di percorso conducono alla cittadella religiosa, in alternativa si può ricorrere al dholi, una comoda portantina sostenuta da due portatori. Giunti alla sommità ci si disperde in un contesto mistico che fa dimenticare le fatiche della salita. Il tempio più importante, impreziosito d’oro e diamanti, è dedicato ad Adinath, il primo tirthankara la cui leggenda si perde nella notte dei tempi. La visione dei templi è grandiosa, racchiusi da una gigantesca muraglia che custodisce il più grande complesso di edifici sacri di tutta l’India. Pranzo libero in corso di escursione. Rientro a Bhavnagar per la cena e il pernottamento in residenza storica. 
    Dopo la prima colazione partenza per Ahmedabad. Lungo il percorso visita del Parco Nazionale Velavadar. Lontano dagli itinerari turistici più battuti il Parco, che si estende tra due fiumi stagionali e abbraccia vaste praterie, è famoso per le antilopi cervicapra, bellissime e agili creature dotate di impressionanti corna a spirale che nei maschi adulti possono anche raggiungere una lunghezza di 65 cm. (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.200 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i cellulari). Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per prendere il volo da Ahmedabad a Delhi oppure Mumbai.  Arrivo e dopo la mezzanotte volo di linea di rientro in Italia via scalo intermedio. 
    Arrivo in Italia al mattino o nel pomeriggio secondo l’operativo aereo riconfermato.     1. Feste in Gujarat   2. Etnia Bhil   3. Donna Bharwads   

    Perché con noi

    • le rovine di Champaner, Patrimonio UNESCO
    • la frenetica Ahmedabad
    • i tipici pozzi a gradini (baoli)
    • il Grande e il Piccolo deserto di Kutch
    • le comunità pastorali nei dintorni di Bhuj
    • il leone asiatico
    • l'isola di Diu
    • il complesso templare jainista di Palitana
     

    Approfondimenti di viaggio

       Trasporti e mappa dell’itinerario Durante il tour si utilizzano automezzi di diversi modelli di veicoli a seconda del numero dei partecipanti. Jeep o Canters per il safari nel Piccolo Deserto di Kutch e jeep per i safari nella Riserva di Sasan Gir.I tempi di percorrenza riportati nel programma sono indicativi e dipendono dal traffico/condizioni delle strade/soste fotografiche richieste dal gruppo.  Pernottamenti e pasti  Sistemazioni in residenze [...]