NELLA TERRA DI GENGIS KHAN

MONGOLIA

  • NELLA TERRA DI GENGIS KHAN

    MONGOLIA

    Viaggi con Esperto
    Durata 11 giorni
    Partecipanti minimo 8 massimo 14  partecipanti
    Partenze

    A PARTIRE DA:  

    4.700€

    Mongolia

    NELLA TERRA DI GENGIS KHAN

    Un viaggio avventuroso ma confortevole in un paese spettacolare e selvaggio con tutti i pernottamenti, tranne uno, in suggestive strutture con servizi privati, e i trasferimenti via terra con moderne auto fuoristrada con 3 passeggeri per veicolo. In volo dalla capitale Ulaanbaatar, che offre interessanti musei e templi buddhisti, alla zona meridionale della Mongolia, il Deserto di Gobi, con la Valle di Yol, meglio conosciuta come “Valle delle Aquile”, e le grandi dune di Khongoriin Els, situate nel Parco Nazionale di Gurvan Saikhan, dove si possono avvistare gazzelle dalla coda nera, asini selvatici, marmotte, stambecchi, pecore selvatiche e numerosi rapaci. Il suggestivo sito di Bayanzag, dove il ricercatore americano Roy Chapman Andrews scoprì i resti di interi dinosauri tra le formazioni di arenaria chiamate appunto “Rupi Fiammeggianti”. Poi verso nord, verso l’altopiano centrale, culla della civiltà mongola, per la visita delle rovine dell’antica capitale Karakorum e la partecipazione alle cerimonie religiose del sacro monastero di Erdene Zuu. I continui incontri con i nomadi mongoli, le loro bianche ger (tende) sparse nelle praterie e le numerose mandrie di bestiame (capre, pecore, cavalli, cammelli e yak) allo stato semi-brado… Un’esperienza indimenticabile in una terra dai cieli immensi e dagli orizzonti infiniti!
     

    Itinerario di viaggio

    Partenza in tarda mattinata dall’Italia con voli di linea via scalo intermedio. Pernottamento a bordo.Pasti: pranzo e cena a bordo dell’aereo.
    Il Monastero di Gandan, il Museo Nazionale di Storia e la Piazza dell’Eroe RossoArrivo al mattino presto a Ulaanbaatar, espletamento delle formalità d’ingresso. accoglienza e trasferimento in città. Visita del Monastero di Gandan e dell’interessante Museo Nazionale di Storia che custodisce, tra le altre cose: pietre cervo (sculture funerarie con incisi cervi volanti), corredi di tombe di epoca unna e uigura, costumi, cappelli e gioielli rappresentativi della maggior parte dei gruppi etnici della Mongolia, armature mongole del XII secolo. Sistemazione in hotel (N.B. Le camere in hotel sono disponibili a partire dalle 13:00). Nel pomeriggio visita della vasta Piazza Sukhbaatar che prende il nome dall’eroe della rivoluzione che proclamò l’indipendenza della Mongolia dalla Cina. Sulla piazza si affacciano diversi edifici: il Palazzo del Parlamento, decorato con le statue dei più famosi khan mongoli; il Palazzo della Cultura, che ospita la Galleria Nazionale Mongola di Arte Moderna e numerose altre istituzioni a carattere culturale; il Teatro di Stato dell’Opera e del Balletto. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione a bordo dell’aereo, pranzo in ristorante locale, cena in hotel. Il Monastero di Gandan, il “luogo meraviglioso della gioia completa”, non solo è il più grande e importante monastero della Mongolia, ma anche uno dei monumenti più imponenti della capitale. La sua costruzione ebbe inizio nel 1838 per ordine di Bogd Gegen. Come la maggior parte dei monasteri mongoli fu pesantemente colpito nel corso delle purghe staliniane del 1937. Fu in parte risparmiato dai comunisti per dimostrare la loro finta tolleranza religiosa agli stranieri in visita ufficiale. La maggiore attrazione del complesso monastico è il magnifico edificio bianco del Migjid Janraisig Sum, con una enorme statua di Avalokitesvara, il Bodhisattava della Compassione, alta ben 26 metri. 
    Il deserto del Gobi e la Valle delle AquileDopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo per Dalanzadgad. Arrivo a Dalanzadgad e trasferimento via terra al campo di ger che si trova nella zona denominata Gobi meridionale. Nel pomeriggio, costeggiando le montagne che delimitano il deserto di Gobi, si raggiunge la Valle di Yol, chiamata anche “Valle delle Aquile” per via della notevole quantità di rapaci che vi nidificano. Questa valle non è altro che un profondo canyon di origine vulcanica che si apre improvvisamente nella sconfinata piana del deserto; oltre alle aquile e agli avvoltoi si possono avvistare, se fortunati, pecore selvatiche, stambecchi e marmotte. Una breve passeggiata a piedi permette di scoprire a distanza ravvicinata la fauna e l’ambiente di questo angolo selvaggio di deserto, dove incredibilmente fino a pochi anni fa nel punto più stretto del canyon si potevano osservare gli ultimi resti di un ghiacciaio. Interessante all’ingresso del parco il piccolo museo. Pernottamento in campo turistico di ger con servizi privati.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in campo di ger. La ger è la tipica tenda dei nomadi della steppa dell’Asia Centrale (il termine yurta, più comune utilizzato in occidente per indicare la tenda dei nomadi, è di origine russa e non mongola). Ha la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alta e spaziosa assomiglia a una vera e propria abitazione, vi si sta comodamente in piedi ed è dotata di letti con materassi, lenzuola, coperte e una stufa a legna centrale.  
    Il Parco Nazionale Gurvan Saikhan e le grandi dune del deserto del GobiDopo la prima colazione partenza verso ovest in un ambiente sempre più desertico. Si fa ingresso nel Parco Nazionale Gurvan Saikhan, che significa le “tre bellezze” in riferimento ai tre crinali montuosi che caratterizzano la parte terminale dei Monti Altai. Oltre alle montagne il parco ricomprende zone desertiche con formazioni di arenaria e dune di sabbia. La scarsa vegetazione della steppa desertica (molte piante fioriscono solamente dopo forti piogge) rappresenta il sostentamento di particolari specie di animali. Si attraversa una regione davvero remota dove, se fortunati, è possibile avvistare sparuti branchi di gazzelle e kulan (gli asini selvatici dell’Asia centrale). Si raggiungono quindi le più alte dune del Gobi (anche 100 m): le affascinanti Khongoriin Els, un ondulato e spettacolare cordone di sabbia che si estende per oltre un centinaio di chilometri. Questa è l’ambientazione ideale dove trascorrere un paio di giorni per effettuare escursioni a piedi o a dorso di cammello (opzionale) e ammirare il paesaggio dall’alto delle dune, alla cui base si trova un inaspettato ruscello. Pernottamenti in campo turistico di ger con servizi privati.Pasti: colazioni, pranzi e cene in campo di ger  
    Le “rupi fiammeggianti” e il ricercatore Roy Chapman Andrews che ha ispirato il personaggio cinematografico di Indiana JonesDopo la prima colazione partenza verso est per il famoso sito di Bayanzag che letteralmente significa “ricco di arbusti saxaul” ma comunemente noto come “rupi fiammeggianti” per il colore rosso che le formazioni di arenaria assumono al tramonto. Il luogo è famoso perché nel 1921 il ricercatore americano Roy Chapman Andrews scoprì, durante una spedizione scientifica, il più grande e più importante giacimento paleontologico al mondo di scheletri e di uova di dinosauri. Si prosegue verso sud per il campo di ger. Pernottamento in campo turistico di ger con servizi privati.Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger.  Roy Chapman Andrews in realtà era giunto in Mongolia per trovare l’anello mancante nella storia dell’evoluzione umana e per provare la teoria formulata da Henry Osborn, secondo cui l’Asia centrale era stata il nucleo originario della diffusione della vita dei mammiferi. Egli non trovò mai prova di questa teoria, tuttavia trovò tracce di una popolazione antica di 20.000 anni che soprannominò “abitanti delle dune”. A causa degli ostacoli insostenibili nel lavoro sul campo, causati dai banditi cinesi e dalla polizia segreta sovietica, Andrews abbandonò gli scavi non completati dopo circa cinque spedizioni. Sempre equipaggiato con cappello di feltro, tenuta kaki e fucile al fianco, Andrews è stato considerato il modello su cui è basato il personaggio holliwoodiano di Indiana Jones.  
    Gli estesi paesaggi steppici e i resti dei monasteri in rovinaDopo la prima colazione partenza verso nord attraverso gli estesi e spettacolari paesaggi steppici che danno la sensazione di muoversi in ambienti primordiali di grande libertà. Sono frequenti gli incontri con gli ospitali pastori nomadi mongoli. Si raggiunge una suggestiva piccola area montuosa dove un’ansa del fiume Ongiin delimita i resti di due monasteri in rovina, il Barlim Khiid sulla sponda settentrionale e il Khutagt Khiid su quella meridionale. Nel suo insieme il complesso è conosciuto con il nome di Ongiin Khiid. Grazie all’attività di un gruppo di monaci e alla devozione popolare, nel 2004 sono stati completati i lavori di costruzione di un nuovo tempio. Pernottamento in campo turistico di ger con servizi in comune.Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger. 
    L’antica capitale dell’impero mongolo e il monastero di Erdene ZuuDopo la prima colazione partenza verso nord per Karakorum, l’antica capitale dell’impero mongolo. Karakorum, potente e splendida ai tempi di Gengis Khan, fu costruita nel XIII secolo sulle sponde del fiume Orkhon. La visita più interessante è sicuramente quella di Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura interrotte da 108 bianche “suburga” (stupa), tante quanti sono i grani del rosario buddhista; all’interno delle mura vi sono un grande stupa e numerosi templi buddhisti ricchi di preziosi affreschi, statue e oggetti di culto. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del periodo stalinista (quasi tutti i monasteri furono distrutti e migliaia di monaci furono uccisi o deportati). Pernottamento in campo turistico di ger con servizi privati.Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger.  
    Le preghiere mattutine dei monaci, le tartarughe di pietra, il piccolo monastero nascosto Dopo la prima colazione si torna al monastero di Erdene Zuu per assistere alle cerimonie religiose e alle preghiere mattutine dei monaci. Visita delle vicine rovine dell’antica Karakorum dove rimangono due delle quattro tartarughe di pietra che un tempo segnavano i confini della città e fungevano da protettrici (infatti le tartarughe ancora oggi sono considerate simboli di eternità). Partenza verso est per la località di Bayangobi. Visita del piccolo Monastero di Uvgunt in una vallata nascosta tra le formazioni granitiche tondeggianti dei monti Khogno Khan con una bella vista sulla distesa di dune di Mongol Els che curiosamente si trovano in una zona non così arida come il deserto di Gobi. Pernottamento in campo turistico di ger con servizi privati.Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di ger. 
    Il cavallo di Przewalski, il progenitore del cavallo domesticoDopo la prima colazione partenza verso est per Ulaanbaatar percorrendo la strada principale che attraversa il paese longitudinalmente. Lungo il percorso sosta per la visita del Parco Nazionale di Hustain Nuruu, in un bell’ambiente di colline selvagge dove, con un po’ di fortuna, si possono osservare i cavalli di Przewalski (dal nome dell’esploratore polacco che li scoprì), considerati i progenitori di tutti i cavalli. Si prosegue per Ulaanbaatar con arrivo nel pomeriggio. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in campo di ger, pranzo e cena in ristorante locale. 
    Presto al mattino trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea per l’Italia via scalo intermedio. Arrivo nel tardo pomeriggio.Pasti: colazione con breakfast-box, pranzo a bordo.                    

    Perché con noi

    • Tour breve e confortevole che combina il volo domestico per Dalanzadgad, nel Gobi meridionale, con un ritorno verso nord in fuoristrada.
    • Pernottamenti in hotel 5* in centro a Ulaanbaatar
    • Pernottamenti in campi di ger tra i migliori disponibili, in ger a 2 posti letto o singole, tutti con servizi privati tranne uno (a Ongiin)
    • Trasferimenti in 4x4 giapponesi (tipo Toyota) dove trovano posto 3 passeggeri più l'autista.Tour breve e confortevole che combina il volo domestico per Dalanzadgad, nel Gobi meridionale, con un ritorno verso nord in fuoristrada.  

    Approfondimenti di viaggio

     VOLII Voli di linea scelti per questo itinerario sono operati dalla principale compagnia aerea turca TURKISH AIRLINES.Segnaliamo che sono possibili eventuali cambiamenti di orari e di aeromobili non dipendenti dalla nostra volontà e che potrebbero determinare modifiche all’ itinerario di viaggio.  PERNOTTAMENTI Ad Ulaanbaatar abbiamo selezionato un hotel 5* in posizione centrale.Lontano da Ulaanbaatar si dorme nelle “ger”, “gher”, [...]