TOCCANDO IL CIELO

BOLIVIA CILE

  • TOCCANDO IL CIELO

    BOLIVIA CILE

    Viaggi con Esperto
    Durata 15 giorni
    Partecipanti minimo 10 massimo 12  partecipanti
    Partenze

    A PARTIRE DA:  

    6.400€

    Cile - Bolivia

    TOCCANDO IL CIELO

    "Toccando il cielo" è un viaggio naturalistico, rivolto ad appassionati di deserti alla ricerca di nuove magie in luoghi da albori del mondo, lungo piste che sconfinano fra il sud della Bolivia e il grande nord del Cile, tra la costa Pacifica, la Cordigliera Occidentale e le solitudini dei deserti d’alta quota dell’altopiano andino. Il terreno, che ha avuto origine dal fuoco dei vulcani, ha i colori violenti e metallici dei minerali che lo compongono e che sciogliendosi nelle acque delle lagune, danno loro tonalità improbabili e diverse, dal granata del ferro, al verde dei solfati e del rame, al giallo dello zolfo. Luoghi estremi e solitari, dove si percepisce tutta la forza della natura, osservando campi geotermici, sorgenti termali, deserti di roccia e di sale, lagune salate popolate da fenicotteri rosa e timide vigogne. Ad accompagnarci, sullo sfondo, la sfilata di vulcani maestosi, incappucciati di neve, tra i più alti della terra. Una terra aspra, dove vivono piccole comunità di indios Aymara ancorate ad antiche tradizioni. Un viaggio non per tutti, impegnativo, anche a causa delle altitudini elevate, che regala la magia delle "terre alte", alcune tra le zone più belle del nostro pianeta.

    Itinerario di viaggio

    Partenza da Milano per Santiago del Cile con scalo intermedio. Pasti e pernottamento a bordo. Per partenze da altri aeroporti italiani, vi preghiamo di indicare la vostra preferenza al nostro Ufficio Booking al momento della richiesta di prenotazione per verificarne l’effettiva fattibilità.  
    Arrivo a Santiago, incontro con la guida locale e trasferimento in hotel per la registrazione e lasciare i bagagli. Possibilità di rinfrescarsi prima di andare alla scoperta della capitale cilena. Pranzo libero (consigliamo uno dei numerosi ristoranti del vivace Mercado Central, dove l’accompagnatore saprà consigliarvi al meglio). Nel pomeriggio visitiamo i punti d’interesse principali della città: la Piazza d’Armi con la Cattedrale neoclassica dall’interno barocco, il Palazzo Presidenziale della Moneda con il monumento in memoria di Salvador Allende e l’attiguo centro culturale sotterraneo, la chiesa coloniale di San Francisco che è l’edificio più antico della città, la Stazione Mapocho, oggi centro culturale e il Museo de Arte Precolombina. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento. 
    Trasferimento all’aeroporto di Santiago e partenza con volo di linea per Calama (il volo solitamente è molto presto al mattino ma gli orari potrebbero subire variazioni e sono soggetti a riconferma), una cittadina al centro di un’area mineraria, da dove iniziamo il trasferimento in bus di un centinaio di chilometri fino a San Pedro de Atacama. La strada sale progressivamente per un centinaio di chilometri finché all’orizzonte appare l’oasi di San Pedro de Atacama a 2440 metri di altitudine, in uno dei deserti più aridi della terra ai piedi del Volcán Licáncabur. La cittadina di San Pedro investita da un rilevante flusso turistico, si trova in posizione strategica per visitare i luoghi più suggestivi del Norte Grande cileno e sarà dunque la nostra base per i prossimi tre giorni. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio ci dirigiamo alla Valle della Luna, a 8 km dalla città, per ammirare il tramonto, la puesta del sol, in un suggestivo paesaggio di rocce e pinnacoli. Cena libera e pernottamento.  
    Oggi ci attende una delle escursioni più spettacolari che si possono fare da San Pedro di Atacama ai geyser del Tatio. Partenza il mattino presto (intorno alle 5.00) perché l’attività geotermica più intensa è alle prime ore dell’alba. Raggiungiamo con un percorso di circa due ore l’altopiano del Tatio che si estende a 4320 metri di altitudine ed è sovrastato da vulcani superiori ai 6000 metri, la cui attività è all’origine di getti di vapore, fumarole e pozze termali. Ci muoviamo fra cortine di vapore in questo paesaggio infernale, attenti a dove mettiamo i piedi perché ovunque è un ribollire di pozze e spruzzi d’acqua calda a 85°. Sulla strada del ritorno verso San Pedro, sosta per leggero pranzo (box-lunch) alle Termas de Puritama, un’oasi a una trentina di chilometri dalla città nel mezzo del deserto, con piscine naturali di acqua color smeraldo a 30° di temperatura. Rientrati a San Pedro ci concediamo un po’ di riposo in hotel dopo la levataccia mattutina.Nel pomeriggio escursione nei dintorni di San Pedro per visitare le rovine della fortezza preincaica della Pucará di Quitor, con una bellissima vista dalla sommità della collina, e Tulor, dove troviamo i resti del più antico insediamento della valle, risalente all’800 a.C. Rientro a San Pedro. Cena libera e pernottamento. 
    La mattina presto lasciamo San Pedro in direzione sud per visitare il Salar de Atacama all’interno della Reserva Nacional de los Flamencos. Prima colazione al sacco. La prima tappa sarà la Laguna Chaxa, luogo di nidificazione di fenicotteri. Continuazione verso le bellissime lagune altopianiche, a più di 4000 metri di altitudine. La laguna Miscanti circondata dalle montagne che si specchiano nelle sue acque e poco distante la Laguna Miñique, situata in una depressione del terreno e luogo protetto di nidificazione di varie specie di uccelli. Dopo la visita alle lagune si riprende la strada di ritorno a San Pedro, con semplice pranzo lungo strada. Ultima fermata sarà Toconao, altro piccolo villaggio con la sua tipica piazza, la chiesetta con il bel campanile e le botteghe di artigiani. Rientro nel pomeriggio a San Pedro. Cena libera, pernottamento in hotel. 
    Prima colazione. Partenza verso la frontiera con la Bolivia di Hito Cajon (45 km) a 4480 metri, con il perfetto cono del Volcán Licáncabur (5916 mt) che fa da sentinella. Disbrigo delle pratiche doganali cilene, cambiamo il mezzo di trasporto e saliamo sui fuoristrada che ci accompagneranno per il percorso boliviano. Ai piedi del vulcano appare la Laguna Verde, piccola, solo una quindicina di chilometri quadrati, famosa per le sue metamorfosi di colore dal turchese al verde (dipende dal sole, dal vento e dalla temperatura, ma con un po’ di fortuna, potremo vedere uno spettacolo straordinario). Intorno, schiume bianche di borace e, a poca distanza, la Laguna Bianca, creano uno strano contrasto di colore. Ci aspetta una lunga e splendida tappa di 150 chilometri, tutta sopra i 4000 metri di altitudine, nell’estremo sud della Bolivia, dove la Reserva Nacional de Fauna Andina Eduardo Avaroa custodisce lagune salmastre dai colori diversi, distese desertiche punteggiate da rocce lavorate dal vento e dal gelo, stenti bofedales che permettono la sopravvivenza a branchi di lama e di timide vigogne. Lasciamo la Laguna Verde attraverso un paesaggio surreale, tanto da essere stato chiamato las rocas de Salvador Dalì. A Polques ci concediamo una sosta, con un bagno per i più coraggiosi, alle calde pozze termali (30°). La prossima tappa sono le fumarole e le pozze di fango ribollenti di Sol de Mañana a quasi 5000 metri d’altitudine: un paesaggio davvero infernale pervaso da un penetrante odore di zolfo. Un’altra ora di pista e siamo alla Laguna Colorada (4278 mt), con le acque che mutano colore dal viola al mattone al granata, punteggiate da migliaia di aristocratici fenicotteri di tre diverse specie. Saliamo sul mirador da dove ci godiamo uno dei panorami più belli al mondo. Proseguiamo per altri 40 minuti di pista impegnativa per raggiungere le formazioni rocciose della Pampa de Siloli con il famoso arbol de piedra, una sorta di totem di roccia a forma di albero, e infine il nostro hotel, una costruzione ecologica perfettamente integrata nell’ambiente desertico. Pernottamento nell’Hotel Tayka del Desierto 3* (4600 m slm), una costruzione ecologica perfettamente integrata nell’ambiente desertico. Pensione completa. 
    Riprendiamo la pista verso nord fino a San Pedro de Quemez. Attraversiamo un canyon punteggiato da enormi e verdissime piante di llareta dove è frequente incontrare le curiose vizcacce che saltellano fra le rocce. Giungiamo alle lagune Honda, Chiarkhota, Hedionda e Cañapa, dove possiamo fotografare ancora una volta fenicotteri, branchi di eleganti vigogne e, con un po’ di fortuna, uno zorro, la piccola volpe andina. Proseguiamo fra ampie vallate fino alle strane rocce erose dal vento della Valle de las Rocas, con sosta pranzo fra i faraglioni di roccia di Tinquiri. Prima di raggiungere San Pedro de Quemez per la notte, ci aspettano ancora paesaggi idilliaci con piccoli gruppi di case raccolti intorno alle chiesette di adobe e ampie bofedales dove pascolano tranquilli branchi di lama. Ultima sosta per la visita alla necropoli in pietra vulcanica di San Juan con antiche chullpas. Pernottamento nell’Hotel Tayka de Piedra  3*, costruito con la comunità indigena locale. Pensione completa. 
    Riprendiamo la pista verso nord: all’orizzonte appare la magica distesa lunare del Salar de Uyuni, o meglio del Salar de Tunupa, dal nome del vulcano e dell’antica divinità aymará. Prima sosta per una visita alle piccole, ma particolarissime formazioni delle grotte Galaxias, recentemente scoperte e gestite dalla comunità locale, con anche un museo e un antico luogo di sepoltura. Poi finalmente iniziamo l’attraversata del salar sui nostri fuoristrada che corrono veloci sulla superficie liscia di 12.000 kmq.  In lontananza appaiono i profili del Vulcano Tunupa e delle isole che punteggiano la superficie bianchissima del salar, anch’esse le cime di antichi vulcani. Sosta all’Isla del Pescado, perfettamente preservata. Giungiamo infine a quella che è sicuramente l’isola più spettacolare e di conseguenza la più visitata, l’Isla Incahuasi, spesso confusa nel nome con la precedente. Qui un breve sentiero segnalato in mezzo ai cactus giganti ci porta fino alla cima da dove si gode una vista spettacolare a 360° sul salar. Continuiamo la traversata del deserto di sale fino ad arrivare a Colchani. Tramonto al Cementerio de los trenes, un luogo estraniante dove “riposano” locomotive e vagoni abbandonati. Pensione completa.  
    Puntiamo con le jeep verso la Pucarà de Chillipa, e in circa 30 minuti di salita raggiungiamo l’antica fortezza abbandonata, con una splendida vista del salar e del vulcano. Ripresi i nostri fuoristrada proseguiamo verso il villaggio di Coquesa e risaliamo le pendici del Vulcano Tunupa per raggiungere con un breve percorso a piedi una chullpa, dove sono conservate alcune antiche mummie. Proseguimento per Tahua, dove pernotteremo. Pensione completa. 
    Dopo colazione partenza per il confine cileno ancora attraverso il Salar de Tunupa e quindi costeggiando il Salar de Coipasa. A Pisiga disbrigo delle formalità doganali entro le ore 13 e attraversamento della frontiera, con cambio mezzi, incontro con la nostra guida e l’autista cileno per raggiungere nel pomeriggio il remoto villaggio di Colchane o di Cariquima, a seconda della disponibilità dell’hotel per questa notte.  Qui ci attende la sistemazione in una struttura molto semplice, un hostal dotato di camere con servizi privati, ma privo di riscaldamento. Colazione e Cena. Pranzo libero 
    Proseguimento in direzione nord lungo un suggestivo itinerario che ci porterà attraverso i diversi parchi della puna cilena, il deserto d'alta quota. Visita del villaggio rituale di Isluga (3900 mt), con una bella chiesetta, posto ai piedi del vulcano omonimo (5530 mt). E’ abitato solo occasionalmente durante le festività, mentre il resto del tempo le famiglie vivono nella cittá di Iquique, capoluogo della Regione di Tarapacá. Qualche pastore resta ancora qui accudendo alle mandrie di alpaca e lama. Si prosegue per Enquelga, abitato da comunità aymará, dove ha sede l’amministrazione del Parque Nacional Volcán Isluga. Proseguimento per la conca del Salar de Surire, in parte dichiarato Monumento Natural per preservarne la fauna: oltre allo struzzo che dà il nome al salar (suri è il nome aymará del ñandù) si incontrano le tre varietà di fenicotteri andini e molte anatre. Attraversiamo quindi la Reserva Nacional Las Vicuñas, fra i 3200 e 3800 metri di quota, popolata da branchi di vigogne per raggiungere in serata la cittadina di Putre (3500 mt), che conserva numerose testimonianze d’epoca coloniale. Pernottamento all’Hotel Q’antati 3* o similare. Pensione completa. 
    Dopo colazione visitiamo il Parque Nacional Lauca, dichiarato dall’Unesco Riserva Mondiale della Biosfera, il più spettacolare e ricco di fauna tra i parchi andini cileni, anche grazie ai diversi livelli altitudinali, dai 3200 ai 6342 metri delle cime. A est il panorama è chiuso da una splendida cornice di vulcani che segnano il confine con la Bolivia, tra cui i Pacyachatas, due vulcani gemelli chiamati Parinacota e Pomerape, alle cui spalle si trova il Sajama (6520 mt), la cima più alta della Bolivia, mentre più a sud vi è il cono fumante del Volcán Guallatiri che pure supera i 6000 metri. Proseguiamo verso est costeggiando le lagune di Cotacani fino al Lago Chungarà (4570 m.), il più alto del mondo non navigabile, dichiarato dall’UNESCO Riserva Mondiale della Biosfera per l’abbondanza di fauna. Lungo il percorso di ritorno verso Putre, visita al tradizionale villaggio di Parinacota (4392 mt) che custodisce una bella chiesetta in adobe del XVII secolo, con all’interno affreschi originali.Dopo il pranzo, che può essere a pic nic, si discende alla città di Arica (190 km percorribili in circa 4 ore) sulla costa dell'Oceano Pacifico, lungo il percorso che in passato era usato per il trasporto dell’argento e il commercio fra la costa e l’altopiano. Qui il prezioso minerale estratto dal Cerro Rico a Potosí veniva imbarcato sui galeoni spagnoli, e ancora oggi è il porto per molte merci provenienti da Perù e Bolivia. Pernottamento in hotel.  
    Trasferimento in aeroporto e volo per Santiago del Cile (il volo solitamente è di prima mattina ma gli orari dei voli interni potrebbero subire variazioni e sono soggetti a riconferma).  Pranzo libero. Pomeriggio a disposizione per attività individuali o acquisti. Cena, pernottamento in hotel.  
    Prima colazione e trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo di rientro in Italia con scalo. Pernottamento a bordo. 
    Arrivo nello scalo previsto e proseguimento con il volo di rientro in Italia.  

    Perché con noi

    • Tour Leader esperto dall'Italia per tutta la durata del viaggio  i 
    • Itinerario inedito e fuori dalle rotte più battute
    • In Bolivia utilizziamo veicoli 4x4 con tre partecipanti al massimo (posto finestrino garantito)
     

    Approfondimenti di viaggio

     ?      Se i voli sono programmati con Iberia, sottolineiamo che in andata operano da MILANO MALPENSA, mentre il ritorno è previsto su MILANO LINATE in quanto offre la connessione migliore. ?      Ovunque abbiamo selezionato hotel confortevoli. Nell’altopiano boliviano, dove esistono pochissime infrastrutture, gli hotel sono semplici ma forniscono i servizi essenziali. Le sistemazioni sono spartane ma comunque sono le migliori [...]